L'Iran prima della rivoluzione del 1979 era un paese molto diverso da quello che conosciamo oggi. Anche allora esistevano tensioni politiche e sociali, ma era caratterizzato da una società più vivace e aperta, con una relativa libertà di espressione, uguaglianza di genere e un certo livello di laicità.
L'Iran secolare del passato
Negli anni '60 e '70, l'Iran sotto il regno dello Shah Mohammad Reza Pahlavi, attraversò un rapido processo di modernizzazione. Le donne ottennero diritti che non avevano prima, come il diritto di voto, l'accesso all'istruzione superiore e l'impiego in varie professioni. Le leggi sulla famiglia furono modificate per migliorare lo status delle donne e furono istituite diverse organizzazioni che lavoravano per l'uguaglianza dei diritti.
La libertà di espressione era limitata, ma rispetto alla situazione attuale, c'era un'atmosfera più aperta. I giornalisti potevano criticare il governo in una certa misura ed erano attivi diversi partiti di opposizione. La vita culturale fiorì, con cinema, teatri e gallerie d'arte.
Lo stile di vita secolare
Lo stile di vita degli iraniani era più secolare. Le donne non erano obbligate a indossare l'hijab e c'era una vasta gamma di stili di abbigliamento. L'alcol era disponibile e molti locali notturni erano aperti fino a tarda notte.
La Rivoluzione islamica e il cambiamento radicale
La Rivoluzione islamica del 1979 cambiò il volto dell'Iran in modo irriconoscibile. Il nuovo regime, guidato dall'Ayatollah Khomeini, trasformò il paese in una teocrazia islamica, dove le leggi religiose sono le leggi del paese.
L'Iran di oggi: estremismo e sostegno al terrorismo
L'Iran oggi è un paese conservatore ed estremista, che sostiene il terrorismo e approfondisce le divisioni sociali. La libertà di espressione è estremamente limitata e le donne e le minoranze subiscono gravi discriminazioni.
Libertà di espressione
La libertà di espressione in Iran è quasi inesistente. Il governo controlla tutti i media e qualsiasi critica al regime è considerata un crimine. Giornalisti, blogger e attivisti per i diritti umani vengono arrestati, incarcerati e persino giustiziati a causa delle loro opinioni.
Esempi di divieto della libertà di espressione:
Arresto di giornalisti: decine di giornalisti iraniani sono attualmente in carcere a causa del loro lavoro.
Blocco di siti web: migliaia di siti web, compresi i social network, sono stati bloccati dal governo.
Esecuzione di oppositori del regime: molte persone sono state giustiziate per "minaccia alla sicurezza nazionale" o "apostasia dall'Islam".
Esempio concreto: un giornalista iraniano di nome Ruhollah Zam, che gestiva un sito di notizie dell'opposizione, è stato giustiziato nel 2020 per "minaccia alla sicurezza nazionale".
Processi ingiusti
Il sistema giudiziario in Iran non è indipendente ed è fortemente influenzato dal regime. Molti processi non sono equi e i diritti degli imputati non sono rispettati. Spesso, le persone vengono accusate di reati senza alcuna prova e condannate a lunghe pene detentive o addirittura alla morte.
Esempio concreto: nel 2018, un avvocato iraniano di nome Nasrin Sotoudeh è stato condannato a 38 anni di prigione e 148 frustate per il suo lavoro a favore dei diritti umani.
Maltrattamenti delle minoranze
Le minoranze etniche e religiose, come i curdi, subiscono discriminazioni e maltrattamenti da parte del governo. I loro diritti sono calpestati e sono esclusi dalle cariche pubbliche.
Esempio concreto: i curdi in Iran subiscono discriminazioni in molti settori, come l'occupazione, l'istruzione e l'alloggio. Sono anche repressi culturalmente e viene loro negato il diritto di imparare e parlare la propria lingua madre.
Comunità LGBTQ+
I membri della comunità LGBTQ+ in Iran sono soggetti a gravi discriminazioni e persino a violenze. L'omosessualità è un reato punibile con la morte e le lesbiche sono punite con la reclusione e la fustigazione.
Esempio concreto: nel 2019, due uomini iraniani sono stati giustiziati per "atti omosessuali".
Donne
Le donne in Iran subiscono gravi discriminazioni in tutti i settori della vita. Sono limitate nei loro movimenti, le loro opportunità di lavoro sono limitate e i loro diritti legali sono inferiori a quelli degli uomini.
Esempio concreto: le donne in Iran devono ottenere il permesso dei loro mariti per lasciare il paese e spesso sono discriminate sul posto di lavoro.
Bambine
Molte bambine vengono sposate in tenera età, a volte anche prima della pubertà. Questo fenomeno è diffuso soprattutto nelle aree rurali e povere.
Esempio concreto: secondo dati ufficiali, nel 2020 in Iran sono state sposate circa 100.000 bambine di età inferiore a 15 anni.
Conclusione
L'immagine che emerge dall'Iran oggi è desolante. Il paese, che un tempo era più aperto e secolare, si è trasformato in un paese estremista e radicale, dove i diritti umani sono calpestati e donne e minoranze subiscono gravi discriminazioni.